Nezara viridula

E’ comunemente conosciuta come cimice verde ed è un insetto  fitofago, cioè si nutre sottraendo i liquidi interni delle piante. Appartiene all’ordine degli Hemiptera, sott’ordine degli Heteroptera, famiglia dei Pentatomidae, che comprende più di 4.000 specie. 

Probabilmente originario dell'Etiopia, è ormai diffuso in tutto il mondo. Questo insetto, come altri  Eterotteri, possiede ghiandole odorifere che, se molestato, emettono un odore abbastanza fastidioso e puzzolente difficile da eliminare (a volte nemmeno il sapone ci riesce in modo definitivo). Da adulto non ha molti nemici naturali. Solitamente il colore dell’insetto è verde, ma la sua livrea invernale è marrone. Riesce a mimetizzarsi tra le piante con molta facilità. Gli stadi giovanili presentano molte variazioni cromatiche in base ai vari stadi di sviluppo: si possono presentare con il pronoto nerastro o ed in alcuni esemplari è presente una punteggiatura marginale rossastra.
I danni che fa alle colture sono per lo più dovuti alle decolorazioni localizzate di frutta e ortaggi e sono quindi per lo più di tipo estetico. Ha una spiccata polifagia, che si manifesta a spese di specie vegetali sia monocotiledoni che dicotiledoni, è la maggiore responsabile delle infestazioni sul pomodoro: il danno si manifesta sulle foglie e sui frutti ed è causato dalle punture di nutrizione, inoltre, trasmettono con le loro punture e col secreto di particolari ghiandole repugnatorie uno sgradevole sapore ai frutti che non possono essere commercializzati. Il più importante fattore che limita la diffusione è il freddo intenso dell'inverno. Negli ultimi decenni, la specie ha esteso il suo areale più a Nord, ed è ben rappresentata nel Nord-Ovest italiano in zone di pianura ove la temperatura media di gennaio non supera 1.5 °C. La Nezara adulta trascorre l'inverno tra le foglie secche e le siepi aspettando che il clima primaverile consenta loro di iniziare le attività: si riproducono e depongono le uova.
Per combattere la cimice verde si agisce principalmente in modo chimico, colpendo le forme giovanili. In agricoltura biologica in genere si usa il piretro, una sostanza innocua per mammiferi e uccelli, ma non tanto innocua per gli altri insetti e per i vertebrati a sangue freddo. Sembra che detesti l’odore del tabacco. E’ innocua per gli esseri umani.

Prof. Angelo Ditta